AMARE, OVVERO
- Proclamare la bellezza e il valore immenso della vita
- Donarmi agli altri gratuitamente
- Mettere le mie qualità a disposizione della collettività, senza aver paura di riconoscere le mie debolezze
- Vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo per intensità e valore
- Rispettare ogni uomo e riconoscerlo come essere unico al mondo e per questo indispensabile
- Vivere in armonia con mondo vegetale ed animale (uomo giardiniere del mondo)
- Vivere il più sobriamente possibile, rinunciando a tutto ciò che non sia indispensabile alla mia realizzazione, ricordandomi sempre che oggi nel mondo tanti fanno la fame e fino a qualche decennio fa certe abitudini/cianfrusaglie di oggi erano impensabili
- Lavorare dignitosamente in maniera egualitaria rispetto agli altri della mia comunità ed avendo come fine non il guadagno, ma l'amore in ogni attività; dignità del lavoro manuale (Sir 38,34 “Il mestiere che fanno è la loro preghiera”)
- Rispettare il mio corpo con comportamenti, abitudini e stile di vita adeguati
- Mantenere sempre l'anima e la mente in atteggiamento di attesa e ricerca, consapevole che la vita su questa terra è provvisoria, attraverso studio, preghiera e meditazione
- Fare il possibile affinché ogni uomo, sentendosi amato (dagli altri e da Dio) sia felice e naturalmente portato ad amare gli altri
- Accettare di poter cadere (e che possa succedere anche agli altri)
- Vivere in stretta comunione con gli altri, condividendo la vita di tutti i giorno con chi vorrà servire Dio nella forma qui esposta, perché Dio è trino. La finalità della qui esposta comunità non sarà mai quella di formare un elite o un'isola, ma di aiutarsi ad amare gli uomini, costituendo una fonte di acqua viva per tutti coloro che hanno sete di infinito.
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