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lunedì 14 aprile 2014

Da cosa fuggi, cosa cerchi, dove vai?






Lettura della parabola del “padre prodigo” (Lc 15, 11-32)
Caro figlio, capisco il tuo bisogno di partire.
fonte http://alessandrobaricco.wordpress.com/
Ma ci sono alcune cose che non vanno: ad esempio, tratti tuo padre come un oggetto, chiedendogli l'eredità quando è ancora in vita; questo significa augurargli la morte. Solo perché sei di famiglia buona ti puoi permettere di lasciare il lavoro e viaggiare. Ma per cosa?
Il richiamo del mondo... Lavorare nei campi non ti va più... troppo ripetitivo!
Ti senti solo? Trattato male? Vorresti di più?
Tuo papà è così comprensivo... Parti senza dover salutare nessuno, non vuoi portarti nulla, tranne i soldi. Partire, andare, indefinitamente... Affascinante prospettiva. Un giorno in una città, una notte con una, l'altra con un'altra in un'altra città. L'importante è non fermarsi, andare o.. scappare?
Da cosa fuggi? Perché io so che fuggi... Responsabilità? Dal vedere tuo padre ormai vecchio e non così vincente come lo vedevi un tempo? Da luoghi che ti ricordano chi non c'è più? Da un fratello “rompi”?
Ti capisco: vuoi vivere senza regole, né limiti, “in modo dissoluto”, dal punto di vista morale e materiale, senza testa e schiavo della carne. Hai lasciato un padrone e te ne sei creato altri. E pure costosi!
E ora? Pure la crisi! Ma forse è una crisi interiore tua, che non hai più punti di riferimento. I tuoi vizi ti hanno illuso. Pensavi che quelle donne ti sarebbero bastate per sempre. Invece no. CRISI.
Pascolare i porci. Un signorotto costretto ad un'attività “impura”, escluso dalla società, religione e ridotto alla fame.
Ritornò in sé”: uomo, dove sei? Dove vai, da dove vieni e cosa porti con te? Dalla crisi trovi una possibilità. Non ti importa di doverti umiliare, ormai ci sei abituato. Ma ti basterà il pane? Prima avevi molto di più ed eri insoddisfatto! “Peccato verso il cielo”? Cioè? Non hai mai dato valore morale alle tue azioni! Ammetti di aver seguito cattive ispirazioni? Avresti voluto impiegare diversamente la tua parte?
Beh, del cielo e del padre te ne ricordi ora che ti fa comodo, eh?
Va' , non preoccuparti: tuo padre ti aspetta tutti i giorni. Si domanda dove ha sbagliato. Cosa ti mancava quando eri con lui. Ti aveva viziato, riempito di tutto. Ma, magari, non parlava con te, chiedendoti quali fossero i tuoi sogni. L'avrà capito?
Vestito, anello, sandali... uhm, cose materiali, ma adesso il vitello ti fa piacere. Ma anche festa! Non te l'aveva mai fatta una festa così!

Dalla morte alla vita. Da perso a ritrovato

Cosa farai ora? Resterai? Partirai di nuovo? Cosa è cambiato?
Hai sperperato, quindi sei più povero materialmente. Hai visto che al di fuori della tua casa non tutti sono “ben disposti” verso di te. Parla con tuo padre, fatti dare qualche responsabilità in più... magari viaggia pure, ma con più “testa”.
Non si tratta di dimostrare nulla a nessuno, ma di stare bene: sta' tranquillo, guarda cosa ti serve per vivere. Hai sempre grandi progetti in testa, lo so. Vivi più nel futuro che nel presente. Ma guardati bene dentro: cosa stai evitando? L'immagine di te riflessa in tuo padre? La paura di invecchiare? Avessi una bella donna, eh? Beh, perché no? Forse la tua maturità e tranquillità arriveranno solo con l'accettazione di certi limiti (morte, caducità del corpo, finitezza dei piaceri e delle giornate).
Tutto finisce, sì, anche questo giorno uguale agli altri nella tua valle. Ma non è che là fuori ci sia il paradiso terrestre: con il tempo anche là diverrebbe tutto ripetitivo. E per viaggiare continuamente non hai i soldi. Per lo meno qui non ti trattano come una bestia.
Non ti dico che la vita sia bella e tutta rose e fiori. C'è inquietudine nei nostri cuori. Contrasti tra desideri infiniti e scontro con la realtà, le persone, i nostri limiti e difetti, pigrizia, fatica.
Vuoi andare in città? Lavorare per un altro, lontano dalla natura? Tanti contatti umani, sì, ma fugaci, superficiali. Illusori.
Potevi comprarti il tuo di campo. Magari tuo padre separerebbe un pezzo di terra per te. Le albe e i tramonti allora continueranno; la luna arriverà sempre, perché il sole non ci accompagnerà continuamente. Ma la tua vita, le relazioni, la famiglia, sei tu che le costruisci ora, adesso.
fonte www.ilmondodipatty.it
Il campo, gli animali, le piante. Le feste, accogliere i mendicanti la domenica, andare al tempio, incontrare altri che cercano le tue stesse cose.
Chissà se ti sarà sufficiente.
Fonte di acqua viva, anelo a Te!”

Ed io?

Cerca di sentirti amato nella natura, nelle cose e nelle persone, ovunque e comunque. E di far sì che pure gli altri si sentano amati per quello che sono.

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